Corpus Domini
Dategli voi stessi da mangiare
Nel corpo e sangue di Cristo troviamo l’amore di cui dissetarci! e siamo in lui una cosa sola…
Dategli voi stessi da mangiare. Non capite ancora? Ti appartiene quella moltitudine che ha ascoltato la parola di Gesù, non puoi congedarli perché pensino da sé a vitto e alloggio. Offri la Parola di Dio a qualcuno? Che sapore avrà se non sfami anche i suoi bisogni primari? Prenditi cura dell’altro interamente e Dio si prenderà cura di te! Ascoltalo nel suo bisogno, allora la parola del regno sarà fecondata nella tua e altrui vita.
Quando il giorno inizia a declinare e l’uomo ha bisogno di essere custodito, Gesù si prende cura di lui. Non lo rimanda a casa sua senza avergli provveduto ciò di cui ha bisogno. Questo risvolto tenero è proprio di chi vive l’appartenenza “viscerale”, non nasce spontaneo in chi come gli apostoli, e noi con loro, ha un rapporto più esterno. Il miracolo della moltiplicazione è insito nella frase che Gesù pone a inizio dell’evento: Dategli voi stessi da mangiare. Non nel senso di andare a comprare pane da altri, ma nel senso di prendere del proprio e donarlo. Allora sì che si moltiplica il pane! Non si spende nulla e ci si guadagna perché ne avanza! Cinque pani e due pesci sono il proprio patrimonio? E cosa sono di fronte a una folla di cinquemila persone? I nostri occhi si fissano sui cinque pani e i due pesci, proporzioni minime: cinque a cinquemila…. Gli occhi di Dio si alzano e spaziano: cinque diviso cinquemila fa cinquemila, come anche due diviso cinquemila fa cinquemila. Come è possibile? La logica dello spirito non può usare i canoni della carne. L’amore più si divide più si moltiplica. Lo spirito è senza misura. E questo spirito ci è dato. Dove? Nella scelta che si fa. C’è la folla? Se la rimando, mi restano i cinque pani e due pesci. Se li faccio restare con me, dopo esserci tutti saziati, restano ancora dodici ceste, più di quello che avevamo, tanti quanti siamo noi che ci siamo messi in gioco. Stupendo questo modo di essere! I pani e i pesci che tu hai non sono per te, sono per tutti. Se li mangi, ti sfami solo tu. Se li doni, li mangiano tutti e anche tu, e ti avanzano!!!!! Cosa stai lì a misurare ciò che doni agli altri? Senza misura spendi ciò che sei, e ti ritroverai intero e moltiplicato…
CONTEMPLAZIONE
Signore, tu mi ami al punto da lasciarti assumere dal mio sangue. E quando questo avviene, tu mi porti in te! La mia navicella naviga nelle tue acque quando si nutre di ciò che sei. Come dirti grazie per quello che ogni giorno compi per me? Ho il tuo sapore nelle mie membra, posso emanarti dal di dentro se solo schiudo le porte di ciò che sono agli altri. Che la mia vita possa essere una mensa sempre apparecchiata per chiunque abbia fame di te!
Il Vangelo dei piccoli
Gesù parlava alla gente e aveva molte premure per tutti. Stavano nel deserto ed erano tanti. Ormai si era fatta sera e non c’era tempo per andare a cercare da mangiare nei villaggi. Quel poco che c’era nelle mani di Gesù diventò pane per tutti. La grandezza di Dio sta proprio qui! Quello che per noi è poco, per lui può diventare senza misura. E questo è possibile però anche a noi. Provare per credere. Se tu hai un panino per la merenda e lo mangi da solo mentre l’altro ha fame come te ma non ha come comprarlo, quel panino ti sazia ma lascia l’altro con la fame. Se tu invece fai a metà con lui, mangiate in due, la fame se ne va e il cuore è sazio e contento. E se si è in dieci? Se si è in dieci e ognuno toglie un boccone al suo panino per darlo a chi non ce l’ha, quella persona lì riceve un panino intero, e forse mangia più di uno solo… Quando si ragiona con i pensieri di Gesù le cose aumentano dove diminuiscono. Se io ho del tempo da dedicare a qualcuno, quel tempo si moltiplica per me, perché ogni cosa che si dà di sé torna più ricca e quindi il punto di arrivo è migliore del punto di partenza. Anche nel vangelo oggi succede così. All’inizio c’erano cinque pani e due pesci, alla fine dodici ceste piene. Quando tu ricevi Gesù nel sacramento della Comunione, diventi lui per gli altri e allora non sei più tu solo, ma siete in due. Vai alla messa da solo ed esci in due. La tua forza cresce e non ti senti più solo! Che amico che è Gesù…
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