Domenica 1^ di Avvento
Alzatevi!
Avvento? Gesù viene. Questo è il tempo in cui vegliare in attesa; il tempo del ritrovarsi. Non ti accorgi che ti afferrano tutte le cose che fai? Sei prigioniero degli affanni della vita. Ti stordiscono le parole che ti gironzolano dentro.
C’è qualcuno che ha bisogno di te. E sai chi è? Tu.
Buon cammino! verso le nubi del cielo. Non metterai le ali, ma Lui verrà a te, perché il Verbo si fa carne, oggi, per abitare la tua esistenza. Tu sei prezioso ai suoi occhi, sei degno di stima, e Lui ti ama!…
MEDITAZIONE
Il sole, la luna, le stelle; creature di questo universo che segnano il tempo dell’uomo. Tutti gli uomini che guardano in alto, si sentono custoditi da queste luci quotidiane che rendono luminoso il vivere. Quando il sole si oscura e la luna è in ombra, quando il cielo è coperto e non si vede neanche una stella, il cuore si fa mesto. E non solo! Sulla terra si respira un’aria diversa. Gesù parla di eventi futuri e annuncia ciò che gli uomini proveranno: angoscia che si comunica vicendevolmente e ansia per tutto il rumore che il male genera attorno a sé. La paura, crescendo, fa morire l’uomo di fronte ai fantasmi di ciò che ancora deve avvenire. La paura ti chiude, ti rende passivo, ti fa consumare le cose e le persone perché spegne in te ogni slancio di fronte ad una eventuale sconfitta o ripensamento o incertezza. Uno sconvolgimento generale che predispone alla venuta di Cristo. Il Figlio dell’uomo, uno di noi, che però si distingue. Viene dall’alto, su una nube, con grande potenza e gloria perché è signore di tutto ciò che esiste. L’invito che oggi ognuno sente rivolto a sé è semplice: Alzati! Leva il capo perché si avvicina il momento in cui sarai veramente libero. Perché tu possa levare il capo il tuo cuore non sia pesante. Sei chiamato a passare dal consumare al custodire, dall’attendere inerte a metterti in piedi, dal ripiegarti sulle tue cose al sollevare lo sguardo. Il centro dell’attenzione spostalo! Quando al centro non ci sei tu, ti riposi da fatiche inutili, dalla prestazione continua, dall’obbligo imperativo del non sbagliare mai, dalle aspettative tiranne della tua immagine. Gesù ci ricorda: State attenti a voi stessi! I cuori si appesantiscono quando ti disperdi in mille volti, quando ti stordisci per non sentire il dolore e la fatica, quando segui la smania di una irrequietezza senza limiti ? Non è l’inquietudine di chi cerca al di fuori di sé il senso di ciò che vive, bensì l’insoddisfazione di chi non trova mai pace e vive tutto come un affanno. Quando Gesù entra nella tua vita può esserti liberazione o laccio. Se sei libero, sei attratto da Cristo e vai sulla nube incontro a lui. Se sei prigioniero, la sua venuta ti stringe e ti soffoca, ti impedisce di camminare a testa alta. Vegliare e pregare: ecco le coordinate di chi attende con amore il suo ritorno. E questo ritorno è nel tuo oggi! Se preghi, Lui è già con te. Se vegli, il pensiero di Lui fa della tua attesa uno spazio di nube, qualcosa che ti solleva dalla tua condizione e ti porta a scrutare orizzonti più ampi, incominci a vedere dalle altezze di Dio!
CONTEMPLAZIONE
A te, Signore, levo i miei occhi. A te che sei tutta la mia gioia. Tu mi inviti a cercare la strada del ritorno quando mi chiedi di sollevare i miei occhi. La strada del ritorno a te. La nube che ti porta fino a me è la voce interiore che balbetta gemiti di lontananza: lo Spirito ti cerca in me e non ti trova, attraversa le mie angosce, le mie paure, le mie ansie finché non travolge ogni cosa e annulla ogni ostacolo, ogni distanza. Finché guarderò me stesso, non potrò intendere cosa sia il Figlio dell’uomo su una nube del cielo che viene fino a me. Tu mi strappi al possesso, mi disorienti quando mi chiedi di non appesantire il cuore, di seguirti sulle vie della storia a braccia aperte e benedicenti. Tu, e solo tu, puoi chiedermi tanto! E io voglio dirti, oggi, che sono disposto?
Il Vangelo dei piccoli
Oggi inizia il periodo di avvento, il tempo in cui ci prepariamo a ricevere la venuta di Gesù. Ma quando viene? A Natale soltanto? No. Gesù viene tutti i giorni, sei tu che non ti accorgi di lui! Se guardi sempre per terra e non alzi mai gli occhi al cielo, non ti accorgi che dietro le nuvole Lui ti guarda e ti dice: “Io sono con te, non sei solo!”. La culla che serve a Betlemme è il tuo cuore, comincia a prepararlo!