Domenica delle Palme
La liturgia invita a riflettere sul mistero centrale della fede cristiana,ossia sulla passione, morte e risurrezione del Signore. Il contrasto che la liturgia crea tra ingresso festoso di Gesù in Gerusalemme e annuncio della sua passione vuole evidenziare il vero significato del messianesimo di Gesù: egli non risponde alle attese di un messia trionfante, che istaura un nuovo ordine politico e sociale, ma si pone piuttosto al servizio degli uomini nella linea del servo di Dio sofferente, obbediente fino alla morte. La lettura della passione secondo il Vangelo di Matteo propone una immagine di Gesù come l’obbediente servo di Dio che adempie in tutto le Scritture. Matteo vuole mostrare la fedeltà di Gesù, stimolando nei cristiani una riflessione sulla propria fedeltà al vangelo e sulla qualità della propria obbedienza alle esigenze della sequela. In questa prospettiva è possibile anche cogliere il senso della prima lettura: il Servo di Dio affronta anch’egli la sua passione nella certezza che Dio non lo abbandona. La sofferenza subita non allontana il Servo dal suo Signore, ma rafforza piuttosto la sua fedeltà. La seconda lettura si concentra su Gesù come rivelatore della misericordia di Dio: l’amore di Dio raggiunge in Gesù l’uomo nella sua condizione di fragilità. Facendosi in tutto simile agli uomini Gesù mostra a noi la prossimità insuperabile di Dio.