Domenica V di Pasqua
Abbiamo bisogno di una continua conversione, di riorientare la nostra vita a Gesù. Oggi è difficile per molti trovare criteri validi di orientamento. Gesù si propone ai suoi discepoli come la via, la verità e la vita. Solo lui infatti conosce il Padre e può condurci al Padre. Le strade terrene possono deviarci, i maestri terreni riempirci di menzogne, le fonti terrene a cui ci dissetiamo possono essere inquinate. La vita delle comunità cristiane non è senza tensioni e difficoltà, ma esse possono cercare i loro equilibri e le soluzioni efficaci orientandosi a Gesù. Il Vangelo indica con chiarezza a chi vuole seguire Gesù il criterio di riferimento per ogni azione e per ogni scelta. La fede in Gesù e la sequela di Lui non hanno nulla di evasione dalla realtà, rappresentano piuttosto un orientamento serio nelle questioni del presente, impegnando la responsabilità dei credenti nel mondo e verso il mondo. La I° lettura offre un esempio di come i cristiani possono operare scelte concrete ispirandosi a Gesù: di fronte a tensioni e a difficoltà insorte, la prima comunità cristiana si trova a operare delle scelte e una riorganizzazione equilibrata dei compiti al suo interno con uno spirito cristiano. Anche la II° lettura esorta tutti coloro che sono stati inseriti dalla fede nella comunità ad essere responsabili del suo armonioso sviluppo. In questo modo conferma i cristiani nella loro identità di persone che hanno fondato la loro esistenza sulla pietra che è Gesù.