Domenica XXIII del Tempo Ordinario
Se ti ascolterà
Due o tre… un numero talmente piccolo che fa quasi timore. Cos’è che spinge il Padre ad ascoltare due o tre che si mettono d’accordo? Il fatto che tra loro ci sia il suo Figlio prediletto. E il nome di questo Figlio è “Dio salva”. Chi vive di questo nome, può ottenere dal cielo ascolto. Perché ha imparato ad ascoltare. Il mettersi d’accordo suppone un ascolto profondo! e un grande rispetto dell’unicità dell’altro.
Quando un tuo fratello si rende responsabile nei tuoi confronti di qualche colpa, vai da lui e sgridalo a tu per tu. Non lasciar perdere perché se ti ascolterà avrai guadagnato un fratello che ti appartiene. Se non dovesse ascoltarti, provvedi diversamente perché è utile per lui che sia avvertito del suo errore. Prendi con te una o due persone che sono state testimoni della sua colpa nei tuoi riguardi. Se la cosa si risolverà, avrai dato a lui la possibilità di restare in comunione di cuori con te e con gli altri. Potrà capitare che non ascolti neanche loro oltre te. Allora puoi dirlo alla comunità che è la famiglia in cui i vincoli della unità sono sacri. Qualora neanche la voce della comunità sia sufficiente a fargli comprendere, ti conviene ricominciare daccapo. Non è più parte della comunità perché non ha ascoltato né te, né i due o tre, né la comunità. Fuori della comunità puoi pensare a lui come a un pagano, a un pubblicano, cioè a una persona che ha bisogno di ricevere l’annuncio del vangelo. Ascoltare è la parola d’ordine dell’appartenenza… Ascoltare: la persona fatta ascolto è una persona che ha le porte aperte del suo cuore e della sua mente, e permette all’altro di camminare nella sua storia non come ospite ma come facente parte del suo essere. Legare e sciogliere: quale potere! La volontà di un fratello è ascoltata dal Padre in cielo. A maggior ragione se in due si metteranno d’accordo per chiedere qualcosa, qualunque essa sia, il Padre gliela concederà. Per un motivo assai semplice: c’è unione autentica unicamente quando la presenza di Gesù è reale. D’accordo vuol dire con un unico cuore. Tutto ciò che unisce porta a Lui. E questo è gradito al Padre, vedere i suoi figli che imparano a unire i loro cuori finché palpitino all’unisono con Cristo!
Contemplazione
Tu riesci a riempire ogni volta quel vuoto che la vita crea attorno a me. Tu, l’unico Signore della mia solitudine, pienezza incredibilmente ricca di presenza eppur scottante di assenza! Siamo fratelli, siamo comunità, siamo un cuore solo e un’Anima sola… ecco perché quando la colpa di uno spezza l’unità, non ci si può permettere di passare oltre. La ferita va curata. Tu sei diventato una spina nella carne di altri? Qualcuno ti toglierà perché l’infezione non vada avanti… C’è un valore unico nella vita di fede: la comunione. Tutto è possibile compiere, ma non rompere la comunione. Se ti separi dall’altro e non lo consideri fratello, ti auto-escludi dal circolo di amore. Ci provano a tirarti dentro, ma se questo non avviene, l’unico modo per riuscire a rientrare nel circuito è uscirne. Nel tuo sguardo ritroverò il senso di ogni mio legame.
Il Vangelo dei piccoli
Capita che tra fratelli si litiga, ma subito poi si fa pace. Perché si litiga? Perché ci si sente fortemente legati e in familiarità. Quando non c’è l’estraneità tra due persone si vive tranquillamente il comunicarsi pensieri, fatti, desideri… può capitare che ci siano delle colpe reciproche. In questo caso si fa difficile tutto e quell’ascolto che si era creato pian piano svanisce perché quel fratello resta nel suo senza mollare. Immagina la comunità come una giostra che gira! Finché tutte le cose sono legate insieme, la giostra le porta tutte con se; quando una si sgancia, viene catapultata fuori della giostra. A giochi ultimati chi è del mestiere la riprende e la ricolloca al suo posto. E’ quello che avviene quando uno si stacca con le sue scelte dallo stare in comunione con gli altri. Dopo qualche tentennamento viene catapultato via! La comunione è una cosa seria. Dice Gesù che lui ascolta due che si mettono d’accordo tra loro e si fidano di Lui. A cosa serve essere perfetti e santi se si è da soli? Meglio essere e sentirsi peccatori e stare insieme con gli altri, piuttosto che isolati nei propri ambiti e nelle proprie sicurezza. Un unico cuore, Gesù. Chi si unisce a lui, si unisce anche a ogni fratello che Gesù ama! Ecco perché il Padre è contento di vedere due mettersi d’accordo!!!!
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