Santa Famiglia
Non compresero
L’esperienza che Maria e Giuseppe fanno oggi con Gesù esce dallo schema di “famiglia perfetta” che noi pensiamo quando immaginiamo il Figlio di Dio. Gesù rimane a Gerusalemme e i genitori non se ne accorgono. Ma lui non poteva dire una parola? Perché rimane lì senza avvertirli?
Dopo aver fatto una giornata di viaggio sulla via del ritorno si resero conto che Gesù non era con loro. Lo cercarono tra i parenti e i conoscenti; aveva dodici anni, ormai faceva parte degli “adulti” di Israele. Cosa stava cambiando? Un momento inaspettato davvero! Tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Quali sentimenti potevano provare? Sicuramente non riuscivano a capire come era potuto succedere e che cosa potesse significare. Girati attorno … Gesù è ancora con te oppure con te è la sola memoria di lui? Ti senti guardato da lui? Ne senti la voce in fondo al tuo spirito? Hai forse perduto la presenza di Gesù nella tua vita che cammina sulle vie di casa? Perché non torni sulla strada che hai percorso a suo tempo con lui? Prova a riandare in quegli spazi e in quei tempi che ti hanno dato l’opportunità di vivere qualcosa di suo. Maria e Giuseppe lo trovarono dopo tre giorni. Un anticipo della Pasqua! Gesù sparisce nelle tenebre della morte ma poi torna, lui, il Vivente … Allora lo trovarono nel tempio. Non era un ragazzo che aveva smarrito la strada, tutt’altro. Era lì seduto in mezzo ai maestri, come un maestro. Li ascoltava, è vero, ma li interrogava. E la sua intelligenza, le cose che diceva suscitava negli uditori tanto stupore. Anche Maria e Giuseppe erano stupiti, al vederlo là. Nasceva spontaneo in cuore il perché? Perché ci hai fatto questo? Eravamo tanto angosciati nel cercarti … Gesù anche si stupisce del fatto che lo abbiano cercato. Non c’era da cercarlo altrove. L’ unico posto dove poteva stare era casa sua, il tempio. Lì c’erano le cose del Padre. il vangelo ci dice che essi però con capirono le parole di Gesù. Dodici anni, l’età in cui la persona inizia ad avere in sé un processo di pensiero adulto che gli permette di astrarre dalla realtà le immagini e con quelle formulare dei ragionamenti, creare degli ideali, investigare il vissuto … Gesù inizia a vivere quello che il suo nome significa: Dio salva. E lo dimostra restando nel tempio. E poi tornando a Nazareth e stando sottomesso a Maria e a Giuseppe. Non era stato un atto di autonomia, come noi potremmo pensare, un sentirsi capace di fare delle scelte da sé. Era stata una “profezia” del suo domani.
CONTEMPLAZIONE
È amabile ogni luogo, Signore, se tu lo abiti. Io desidero abitare in te perché chi trova in te il suo rifugio e ha le tue vie nel suo cuore è l’uomo più felice della terra. Quali sono le tue vie nel mio cuore? Mi sento protetto se tu sei con me, non perché non mi accadrà nulla, ma perché potrò viverlo con le mie deboli forze. La tua via nel mio cuore genera fortezza, la fortezza degli inermi, la fortezza di chi non trova appoggio nelle sue risorse, ma nella tua presenza che passa in queste risorse e le usa con sapienza. Cos’è una leva? Una cosa piccola, eppure, messa al punto giusto, è capace di sollevare pesi enormi. Questa leva è la preghiera, quella sintonia di pensiero e di volere che fa della mia e della tua volontà un’unica cosa. Dammi, Signore, di rimanere con te.
Il Vangelo dei piccoli
Maria, Giuseppe e Gesù. Una famiglia umana e divina insieme. Perché Gesù è uomo, ma è anche Dio. È figlio di Maria, ma è Figlio di Dio. E questo noi dobbiamo imparare ad essere figli con doppio orizzonte. Siamo nati da due genitori di questa terra, ma siamo nati perché Dio ci ha pensato, voluto e ci ha regalato ai nostri genitori. Siamo come un regalo. Non dobbiamo dimenticare mai che noi veniamo dal cielo, dal cuore del Padre. Gesù oggi lo ricorda. Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio? Ci sono in cuore tante voci che ti dicono di fare delle cose in alcune circostanze. Ma sono talmente tante queste voci che poi non capisci più quale è quella da ascoltare. La voce di papà e mamma, la voce di ciò che ti piace di più, la voce di quello che non hai voglia di fare, la voce di quello che gli altri pensano di te, la voce delle persone che ti insegnano a diventare grande … la voce che rimane più in silenzio è quella di Gesù perché sta nel profondo del cuore. Se la vuoi sentire devi metterti zitto zitto, ascoltare tutte le voci che senti e una a una metterle da parte, quando nella mente non hai più pensieri, allora puoi cercare quella voce che ti ascolta e ti interroga. Lo sai che a Gesù interessa quello che tu pensi e senti, quello che porti in cuore e quello che con la tua intelligenza puoi capire. Non importa se ci sono persone che fanno più bella figura di te, a Gesù importa quello che tu costruisci giorno dopo giorno. Se ascolti lui, acquisti la vera sapienza e allora nella tua famiglia tu sei un figlio che contribuisce alla vita di tutti. Non pensare solo a ricevere, sei chiamato a dare!
Che regalo puoi fare oggi a papà e mamma? Se non c’erano loro, non c’eri neanche tu!
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