Domenica XIV° del Tempo Ordinario
La misericordia di Dio arriva agli uomini attraverso la testimonianza di chi l’ha conosciuta nella propria persona. La fede, se autentica, diventa necessariamente missione. La Chiesa è per sua natura missionaria: essere discepoli di Gesù, infatti, vuol dire mettersi al servizio del regno di Dio. Cristo chiama per mandare a portare questo annuncio di speranza. La missione dei 72 apostoli (Vangelo) offre un’immagine della comunità cristiana missionaria e del compito che nel Battesimo tutti riceviamo. Centro del Vangelo è l’invio dei discepoli in missione: a quelli che li accoglieranno e ascolteranno essi portanop la buona notizia della vicinanza di Dio, i cui frutti sono la pace e la liberazione dalle forze del male, la promessa di una vita buona e riuscita. Essi non devono lasciarsi travolgere da facili entusiasmi, ma neppure perdersi d’animo di fronte alle difficoltà. La loro fede perciò deve essere accompagnata dalla pazienza, nella ferma fiducia che solo Dio può trasformare il cuore degli uomini. La prima lettura, di fronte allo setticismo di chi ritorna, il profeta annuncia la speranza legata alla promessa di Dio. La pace e la benedizione sono per coloro che si fidano di Dio. Ugualmente, Paolo, (II^ lett.) ricorda che il cristiano può vantarsi solo della croce, perchè essa è la fonte della nostra salvezza.