XXIV domenica del tempo ordinario
Quante volte ci sarà capitato di fare radiografie o di vederne una. Grosso modo, la radiografia permette di vedere quello che abbiamo dentro e in che situazione si trova. Eccetto il cuore. Quello che abbiamo nel cuore lo sa solo Dio.
Ma come potremmo vedere nel cuore di Dio se Dio non lo possiamo toccare? In realtà per conoscere il cuore di Dio non abbiamo bisogno di metterlo ai raggi X, ma basta vedere come agisce e ascoltare quello che ha da dirci e si capisce subito che nel cuore di Dio c’è il mondo!
Infatti, tutto ciò che il Signore fa e dice è essenzialmente per amore dell’uomo. Dio vive per ciascun uomo, fa sorgere il sole per loro, dispensa provvidenza per tutti… Ciascuno poi è libero di dubitare o contestare l’operato di Dio, perché ciascun uomo è libero, sì, è libero di scegliere di cosa riempirsi, è libero di scegliere a cosa legare il proprio cuore… in base a queste scelte egli parlerà e agirà.
La domanda che Gesù fa ai suoi discepoli è: “ma voi, chi dite che io sia?” (Mc 8,27-35). Il Signore interroga quelli che dicono di volergli bene non per conoscere nozioni sulla sua identità, ma per vedere quale esperienza essi hanno di Lui. In altri termini sta chiedendo: cosa ti è successo quando mi hai incontrato? Cosa ti è cambiato? In base a cosa compi le tue scelte? Che posto ho io nel tuo cuore? Cosa sono per la tua vita?
Dio lo si sperimenta nel silenzio, nella solitudine, nella preghiera…
Come si potrà, dunque, pretendere che chi ha scelto il sesso, il denaro, il potere, la carriera, la superstizione, le cose materiali, la mondanità, ecc, possa agire secondo la volontà di Dio o parlare a suo nome manifestando il Suo amore? Anche chi dice di essere cristiano, di fatto poi, può scegliere di non avere nel cuore Cristo, ma altro. Come si potrà dunque attribuire alla responsabilità del Signore ciò che sedicenti cristiani dicono e fanno (o non fanno)?
La verità è che siamo ciò che viviamo e viviamo seguendo ciò che davvero ha il primo posto nel nostro cuore e Dio ama talmente tanto l’uomo da lasciarlo libero di scegliere… correndo anche il rischio di non essere amato da lui.
Proviamo a fare una radiografia del nostro cuore e nella preghiera chiediamoci:
Chi è Gesù per me? Cosa mi è successo quando l’ho incontrato?
Cosa/chi c’è al centro del mio cuore e della mia vita?
Quanto mi confronto col Signore nelle mie scelte quotidiane?